La mia attrezzatura da minimalista | feat. PGYTECH OneGo Solo V2 6L

Okay, tra venti minuti devo uscire per un lavoro ma non ho ancora messo niente nello zaino.

Mi porto dietro la Fujifilm X-H2 con cui sto girando ora, mi porto dietro il 16mm, il 35mm, il 45mm e il 135mm. E poi anche il Sigma 18-50mm che sto usando ora. Ah sì c’è anche il TTArtisan 56mm f/1.8.

Poi, i flash. Ci sarà da fare una foto con uno schema luci semplice, infatti me ne serve solo uno. Però, per sicurezza, mi porto anche quello di backup.

Importante poi anche una luce continua perché non si sa mai. Mi porto dietro sia un faretto sia un tubo led.

Ma non è che sto portando troppa roba?

Ciao! Sono Ken, fotografo e videomaker.

Negli ultimi anni per me il lavoro è sempre stato equivalente a paranoia: portarsi dietro cose che non serviranno mai nella vita, ma non si sa mai. E sapete cosa? Spesso, non è necessario portarsi così tante cose. Mi spiego.

Quando lavoriamo ma anzi, a maggior ragione quando viaggiamo, tendiamo sempre a portarci dietro degli zaini molto grossi e capienti per inserire dentro di tutto e di più perché pensiamo sempre a quell’occasione come l’unica nella nostra vita. E certo, sicuramente ci sono esperienze più di altre che sono uniche, ma non per questo ci giustifica dal portarci dietro 7 macchine fotografiche e 20 obiettivi.

Non possiamo pretendere di vivere l’esperienza e di immortalarla con una mirrorless, poi con una macchina a pellicola, poi con un’istantanea e infine una storia su Instagram da condividere subito.

È da ormai mesi che ho deciso di dare una maggiore attenzione alla leggerezza e il multi-uso nelle cose, piuttosto che ingolfarmi di cose che userei per dieci minuti — se va bene — all’interno di una giornata intera di lavoro.

E vi devo dire, le mie spalle e la mia schiena ringraziano in primis. Poi anche a livello mentale se hai meno cose, ti puoi concentrare maggiormente su quello che devi fare piuttosto che ricordarti cosa hai messo e dove e stressarti inutilmente.

Questa filosofia ha avuto un ulteriore boost e dopo qualche settimana di uso sono contento di potervi parlare di questa PGYTECH OneGo Solo Sling Bag V2 6litri.

Si tratta di una borsa a tracolla, fosse più piccola da maranza, che ha un bel po’ di tasche e delle chicche interessanti.

Partendo dall’esterno, abbiamo una tasca molto semplice e piatta.

Dopodiché all’interno abbiamo una serie di piccole tasche (4) rivolte verso l’esterno, di cui 2 dotati di tag magnetico che potete cambiare manualmente quando vi riponete la batteria della fotocamera, in modo da non confonderla con quella carica. Immaginate di lavorare in un evento, magari una grande fiera, quando scaricate una batteria potete infilarla lì e cambiare il tag sul rosso. Queste 4 tasche fanno parte di una tasca unica.

Poi abbiamo altre due tasche rivolte verso l’interno, che poi sarebbe una con la chiusura magnetica. E poi altre due tasche ancora. Ho perso il conto delle tasche.

Infine, abbiamo il core dove possiamo infilare facilmente una macchina fotografica, un obiettivo, ma anche due.

Poi, la parte più interiore ha un’altra tasca dove di solito inserisco un powerbank gigante, ma una volta mi sono portato dietro anche una merendina. Infine, a destra della sling potete inserire una borraccia.

Insomma, 6 litri sono tanti e ci entra tanta roba. Forse troppa.

Nel discorso del minimalismo, 6 litri per un lavoro fotografico, ma potenzialmente anche video super run & gun, sono più che sufficienti per portarsi a casa un bel lavoro. Qua dentro, con tutte le accortezze del caso, ci si può portare dietro anche un flash Godox AD100 Pro, per dire.

Il difetto che riscontro in questa sling però è la struttura. Abbiamo a disposizione due moduli rigidi che si attaccano con il velcro che ci aiuta a disporre la roba in un modo decente, migliore, rispetto a uno scenario in cui mettiamo tutta l’attrezzatura dentro a caso.

Il problema però è che più ci mettiamo roba, più pesa e più si fa sentire sulle spalle in primis.

Dopodiché, strutturalmente parlando, la sling non si chiuderebbe.

Quindi, nonostante la nomenclatura ci dica che questa sling ha una capacità di 6 litri, nella realtà dei fatti per poter vivere bene dovremmo considerarne tranquillamente 4-5 massimo.

Sicuramente nei viaggi di qualche giorno ha estremamente senso, mi immagino un trittico molto funzionale usando uno zaino per portarci il computer, un trolley e la sling attaccato ad esso, dato che ha la maniglia.

Per quanto riguarda i lavori invece, ovviamente lo scenario più ideale sono quelli super leggeri e da live coverage-reportage. A proposito, vi consiglio anche questo hub di schede che funge anche da lettore, dato che ha questo cavo USB-C. Nel discorso del minimalismo e multi-tool, questo rientra nei requisiti necessari.

E allora per concludere, avere una borsa di questo genere mi ha permesso di affrontare il fatidico dilemma “cosa mi porto?” con un margine di risposta ben più delimitata rispetto al “sai che c’è? Non lo so, non ci voglio pensare, sono pigro, butto tutto dentro lo zaino”.

Già in poche settimane d’utilizzo ho notato quindi quanto lo zoom tutto fare sia effettivamente un tuttofare, dato che tendo a non portarmi altri obiettivi. E se lo faccio, è soltanto per sfizio in occasione di qualche uscita fotografica per divertimento.

Per lavoro ho delle liste-template che al 99% sono più che sufficienti e mi permettono di portare a casa ciò che mi serve.

Ovviamente questo video non vuole dire che alla fine ad esempio il monitor non vi serve, anzi.

Ma prima di un acquisto valutate bene se quella cosa vi serve, se non ce l’avete già, ma semplicemente in forma diversa e insomma, come potete rendere qualsiasi attrezzatura che avete sullo scaffale multi funzionale.

Grazie per aver letto fino a qui, se acquistate da Universofotofirenze vi ricordo che avete il 5% di sconto con il codice KA5, qui il modello di cui vi ho raccontato, mentre qui l’hub.

Qui trovate invece il link per leggere la mia newsletter, Inspoletter, dove ogni tendenzialmente due domeniche vi racconto come va la mia vita da Partita IVA, riflessioni, cose di ispirazione e insomma lavori. Forse vi potreste fare un’idea più chiara del tipo di lavori che faccio con questa sling.

E con questo è tutto, ora vado a lavorare ma voi ricordatevi di iscrivervi se non l’avete già fatto e divertitevi

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